lunedì, dicembre 24, 2007

Vecchi sogni


Lo so per esperienza: facendo un workshop, un seminario, sui sogni - oppure raccontandoli e studiandoli con amici, la loro memoria si riattiva, diventano più presente. Personalmente ho partecipato più volte a lavori di questo tipo sul materiale onirico, e ogni volta i miei sogni sono emersi all'attenzione della mente-di-veglia: ho potuto raccontarli, così come hanno fatto gli altri partecipanti e amici. Ce li siamo interpretati fra di noi, sia concettualmente che attraverso rappresentazioni "teatrali" simili agli psicodrammi (in questo caso "onirodrammi" secondo l'ispirata definizione di Lorenzo Ostuni) sempre senza seguire schemi rigidi, ma con la nostra mentalità, la nostra cultura, il nostro anelito per quel mistero che nei sogni avvertiamo presente. E' come un gioco, senza pretese terapeutiche, senza accenti di verità assoluta. A volte vengono fuori cose bellissime, sprazzi introspettivi, nuove visioni su sé stessi e gli altri.

L'ultimo periodo di lavoro onirico l'ho fatto con il gruppo di amici del CIS - Centro Io Sono, il cui link si può trovare sul mio blog "taccuinodegliappunti.blog.tiscali.it" alla voce "studi esoterico-cabalistici". In quella occasione ho raccontato e scritto i miei sogni, diciassette per l'esattezza. Il periodo nel quale li ho fatti va dal 2001 al 2003 circa. Purtroppo non ho annotato la data di ognuno di essi. In ogni caso credo che siano dei sogni molto significativi, che preludono ad importanti cambiamenti - anche dolorosi - e comunque profondi nella mia vita degli anni successivi.
Devo dire che è spesso interessante rimeditare i vecchi sogni, dando ad essi anche una interpretazione a posteriori, consapevole che essi - soprattutto se ripescati a distanza di anni, rimangono illuminanti e soprattutto attuali. Questo espediente di rielaborare vecchi sogni, inoltre, potrebbe servire a stimolare - per chi non li ricorda facilmente - la memoria di quelli attuali...


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