lunedì, settembre 28, 2009

Agopuntura


Sogno di alcuni giorni fa.


N., la nipote di Paola che è medico, mi porta una paziente con il marito. Questa è una donna giovane e presumibilente dell'alta società che vuole fare l'agopuntura per un dolore al braccio destro. Il marito non è meglio connotato dal sogno, ma lo percepisco come una sorta di ombra, una presenza costante. Il problema, comunque, è che N. mi porta questi due signori in camera da letto mentre io sono coricato, e la cosa mi imbarazza molto. Mi alzo subito, e la donna si sdraia per essere visitata. Purtroppo ho la spiacevole e assoluta certezza che l'eventuale seduta di agopuntura sarà totalmente inefficace con questa paziente. Penso anche che, qualora questi signori indagassero sulle mie credenziali, il diplomino di agopuntore rilasciatomi dall'Accademia di Medicina Tradizionale di Pechino non sarà abbastanza valido per loro. Mi sembra, tuttavia, che l'unico modo per vincere il disagio che provo sia quello di instaurare un rapporto personale con la paziente, di parlarle, di fare amicizia. Con difficoltà tento di farlo, e mi sembra di riuscirci. Sono quasi sicuro che, proprio instaurando questo legame di tipo umano, l'agopuntura avrà la possibilità di farle effetto.

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